Salicone, Salice cinereo

Salicone, Salice cinereo

Salicone, Salice cinereo - Salix cinerea

Nome locale: Vetrice o Vettrice

Piccolo albero alto fino a 9-12 metri, con tronco per lo più ramificato fin dalla base e chioma rada e irregolare.

Costituisce, insieme al Salice delle capre (Salix caprea) e ad altre specie arbustive, una sezione distinta del genere Salix, caratterizzata dalla particolare consistenza della foglia, non molto dissimile da quella della salvia ma di diverso colore, e dall’abbondante presenza di lenticelle sul fusto grigio-verdastro.

La pagina superiore della foglia è verde e glabra, quella inferiore è bianco-argentea e finemente pelosa.

Molto caratteristici sono gli amenti maschili, i cosiddetti "topini", che compaiono, abbondanti, prima che spuntino le foglie.

Il Salicone, diffuso nelle aree alluvionali e negli ambienti umidi d’acqua dolce, si riconosce dal Salice delle capre, specie forestale e montana, per la presenza di "salienze" (piccole creste longitudinali, visibili solo rimuovendo un breve tratto di corteccia) nei rametti di piccole dimensioni.

Tuttavia molti autori considerano i due salici come sottospecie distinte nell’ambito della "grande specie" del gruppo di S. caprea.

Nelle paludi toscane il Salicone viene chiamato "vetrice" ed è tradizionalmente utilizzato per nascondere gli appostamenti fissi di caccia agli acquatici, i cosiddetti "cesti".