Le specie alloctone

Cipresso calvo

Nell'arco di questi ultimi due secoli se da un lato, per cause in gran parte riconducibili alla pressione antropica, le comunità biotiche delle aree umide toscane hanno subìto la perdita di numerose specie autoctone, dall'altro un contingente altrettanto consistente di specie esotiche, introdotte con modalità e finalità diverse, è entrato a farne parte.

Sarebbe fuorviante tuttavia pensare ad una semplice "sostituzione": i nuovi ospiti sono accomunati nella generalità dei casi da elevate capacità adattative e da forte competitività per le risorse, al punto da costituire spesso una ulteriore minaccia per le specie indigene.

La naturalizzazione di un gran numero di piante ed animali introdotti, con tutte le implicazioni di carattere ecologico che ne derivano, costituisce quindi una problematica sulla quale occorre porre molta attenzione, valutando, caso per caso, gli effetti sugli equilibri preesistenti e adottando se necessario appropriate misure gestionali.

Oggettive difficoltà di indagine e di intervento, unitamente a costi molto elevati, impongono un particolare impegno nell'attività di prevenzione di questo fenomeno.