Gambusia

Gambusia

Gambusia - Gambusia affinis

Nome locale: Buzzacchiotto

Originaria del Messico settentrionale e degli Stati Uniti sudorientali, la Gambusia è stata introdotta in Italia a partire dal 1922 per la lotta biologica contro la zanzara anofele, vettore del plasmodio della malaria.

Si tratta infatti di un minuscolo pesce, della lunghezza media di 3-5 cm, che pattuglia, in gruppi numerosi, la superficie dell'acqua alla ricerca delle larve di Ditteri di cui si nutre; con la bocca rivolta verso l'alto, riesce a catturare agevolmente le larve che rimangono a lungo immobili per rifornirsi di ossigeno atmosferico.

Secondo alcune osservazioni, nel corso della giornata un individuo può ingerire una quantità di prede pari al proprio peso corporeo.

Purtroppo, questo pesce non si limita al suo ruolo di sterminatore di zanzare, ma distrugge indifferentemente non solo piccoli crostacei, insetti e loro larve, ma anche uova di altri pesci, influendo negativamente sugli equilibri ecologici delle aree umide in cui si è acclimatato.

La Gambusia può vivere in ogni ambiente acquatico, dato che sopporta anche salinità superiori al 20% e temperature comprese fra 0 e 28 °C, e si diffonde molto facilmente a causa della particolare strategia riproduttiva: è infatti una specie ovovivipara, la cui femmina "partorisce" da 3 a 6 volte l'anno fino a 100 piccoli già perfettamente formati.

In tal modo le uova vengono sottratte non soltanto alla predazione ma anche ad altri fattori ambientali negativi.

Proprio per questa peculiarità la Gambusia è conosciuta in alcune aree con il pittoresco nome di "buzzacchiotto", dato che le femmine presentano per gran parte dell'anno un addome prominente.