Euforbia lattaiola - Euphorbia palustris
E’ una pianta perenne, glabra e glauca, con rizoma sotterraneo legnoso. I fusti, alti da 50 a 150 cm, sono eretti e ramificati.
Le foglie sono alterne, lanceolate, quasi sempre intere, lunghe fino a sette centimetri. I fiori sono portati in ombrelle dense, ampiamente ramificate, giallastre.
Ogni singolo fiore in realtà è costituito da un’infiorescenza insolita, chiamata "ciazio", composta da cinque fiori maschili ridotti ad un solo stame, con al centro un unico fiore femminile, rappresentato da un ovario.
Ogni ciazio è munito di quattro ghiandole nettarifere che attirano gli insetti impollinatori. Fiorisce dalla fine di aprile a giugno.
Alla pari delle altre piante del genere, anche l’euforbia lattaiola, come espressamente indicato dal nome volgare, produce un succo latteo irritante e velenoso.
Questa specie è ancora comune nella Pianura Padana, lungo i fiumi maggiori, assai più rara nell’Italia peninsulare.
In Toscana si trova lungo le sponde dei fossi e dei corsi d’acqua di pianura della Lucchesia, del Pistoiese, nel Padule di Bientina, in Maremma.
Ovunque è in forte regresso a causa dei lavori di arginatura e di altri interventi che ne riducono l’habitat.