Centro R.D.P. Padule di Fucecchio
Giornata Europea dei Parchi
Riserva Naturale
del Padule di Fucecchio
15 anni di gestione
Calendario eventi maggio-giugno 2011
Il calendario completo ed il programma degli eventi sono disponibili alla pagina web relativa alle news [2]
CALENDARIO EVENTI
Workshop "Cause di minaccia e strategie di conservazione degli uccelli migratori acquatici del Paleartico Occidentale"
Castelmartini
8a Festa delle Erbe Palustri
Castelmartini
Sabato 28 maggio
Presentazione del volume "Il Bosco di Chiusi e la Paduletta di Ramone. Indagini naturalistiche e attività di ripristino degli habitat"
Castelmartini
Sabato 4 giugno
“Il giorno della cicogna”
Fucecchio
“Il giorno della cicogna”
Monsummano Terme
Visite guidate nella Riserva Naturale
INFORMAZIONI
Tel. 0573/84540
Email fucecchio@zoneumidetoscane.it [8]
Provincia di Pistoia
Tel. 0573/374453
Email areeprotette@provincia.pistoia.it [9]
RISERVA NATURALE DEL PADULE DI FUCECCHIO: 15 ANNI DI GESTIONE
La Provincia (ente gestore) si è avvalsa fin dall’inizio della collaborazione del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio e del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio che, oltre alla conoscenza del territorio, dispongono di competenze tecniche rispettivamente nell’ambito della biologia della conservazione e dell’idraulica dell’area. Altri enti scientifici hanno offerto collaborazione e consulenza: fra questi alcune Università toscane e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS, oggi ISPRA).
A partire dalle finalità generali previste dalla normativa in materia di Parchi e Riserve Naturali, sono state individuate delle soluzioni praticabili per rimuovere, o mitigare, le criticità (o minacce) presenti, sia attraverso le norme inserite nel Regolamento della riserva, sia mediante una serie di interventi di ripristino degli habitat e di realizzazione di strutture finalizzate alla visita (sentieri e osservatori della fauna). Il progetto denominato Lungo le Rotte Migratorie (che ha visto la partecipazione degli enti gestori di sette aree umide della Toscana Settentrionale), ha consentito di ottenere risorse regionali per la realizzazione di interventi di carattere straordinario.
Indagini periodiche ed una attività costante di monitoraggio delle comunità floristico-vegetazionali e faunistiche hanno consentito di valutare gli effetti delle opere compiute e, in qualche caso, di introdurre opportune modifiche. Tutto il lavoro, che si è concentrato in particolare nel quinquennio 2000-2005, è stato oggetto di divulgazione e di comunicazioni nell’ambito di seminari e convegni scientifici ed è documentato nella pubblicazione “La Riserva Naturale del Padule di Fucecchio – Dieci anni di gestione (1996-2006), che può essere richiesta al Centro o scaricata dal sito web.
I risultati non si sono fatti attendere. Molte specie di uccelli acquatici si sono insediate per la prima volta come nidificanti: fra queste citiamo ad esempio l’Airone rosso (1998), il Falco di Palude (2000), lo Svasso maggiore (2002), l’Airone bianco maggiore (2003) e l’Oca selvatica (2005).
Le specie di uccelli acquatici svernanti sono passate da poche unità ad alcune decine (circa 30), il numero complessivo degli individui da poche decine ad alcune migliaia (6-8.000).
Le immagini suggestive, diffuse on line in tutta Europa, dei grandi stormi di uccelli acquatici osservabili in ogni stagione dall’osservatorio faunistico delle Morette sono state di forte impulso per la crescita di una frequentazione turistica di qualità.
Tuttavia non tutte le componenti della flora e della fauna hanno potuto beneficiare delle attività di conservazione. Infatti la recente comparsa di alcune specie alloctone invasive, come la Nutria e il Gambero della Louisiana, hanno determinato la drastica rarefazione (ed in alcuni casi perfino la scomparsa) di numerose specie autoctone, soprattutto fra le piante acquatiche, gli invertebrati, e gli anfibi. Non essendo disponibili metodi efficaci (e/o economicamente sostenibili) di controllo di queste specie in ambienti come quello in esame, sono in atto attività di monitoraggio e di studio.
Inoltre le limitate dimensioni delle riserve naturali che ricadono nel Padule di Fucecchio (complessivamente circa 230 ettari di superficie) rappresentano un forte ostacolo allo sviluppo delle potenzialità naturalistiche e turistiche di quest’area; un incremento della superficie protetta, da tempo previsto, potrà determinare una ulteriore crescita della biodiversità e delle attività turistiche.