La storia e le tradizioni

Il lago di Zela

L’area dove attualmente si colloca la Querciola fu probabilmente soggetta (circa II sec. a.C.) ad una centuriazione romana, di cui restano ancora alcune tracce, intermedia fra quella attuata nel territorio pistoiese e quella fiorentina.

Nell’area sopravvivono, inoltre, tracce dell’antica viabilità della piana quarratina e preziose testimonianze di edilizia rurale.

E’ infatti visibile la Casa Zela, un edificio rurale, oggi recuperato ad uso pubblico, il cui nucleo più antico dovrebbe risalire al periodo del Basso Medioevo, quando sorse per scopi difensivi (come testimoniato dall’elemento turriforme).

Nel Cinquecento, con il diffondersi della mezzadria e delle abitazioni su podere, fu declassata a “casa da lavoratore”.

Successivamente all’elemento turrito, che accoglieva la “stalla alta”, utilizzata per ospitare il bestiame in caso di alluvioni, fu aggiunto il fienile.

Dopo il 1920 fu costruita la “stalla bassa”. Due edifici rurali, denominati Case Querciola, si trovano a sud del Lago di Zela. Uno di questi edifici presenta, tuttora inglobato nella sua struttura, un corpo di fabbrica turrito risalente al medioevo.

La maggior parte dell’area è coltivata, soprattutto nella zona settentrionale, a prati soggetti a due sfalci annuali, orti e colture arboree a vite.